Il cosidetto io

     giangenta 2007

     ceramica ad ossido di rame e smalti

     cm.52x21x21

 

 

 

     No title

     ceramica ad ossido di rame e smalti

     cm.56x30x36

     COLLEZIONE PRIVATA

 

     Io vado

     giangenta 2007

     ceramica ad ingobbio e smalti

     cm.40x18x12

 

 

     La zingara

     giangenta 2007

     ceramica ad ingobbio

     cm.28x18x28

     COLLEZIONE PRIVATA

 

 

 

     Il grido

     giangenta 2007

     Legno intaglio radica d'ulivo

     cm.40x18x16

     COLLEZIONE PRIVATA

    

 

Eventi e note bibliografiche 2003-2011

 

Biblioteca Berio 

Genova

presentazione Fiori di ortica 

12.03.2003

 

Biblioteca Civica 

 

Spotorno

Scuola  Pertini 

 

22.04.2003

 

 

Biblioteca Civica 

 

Spotorno

presentazione Fiori di ortica

02.05.2003

 

Biblioteca Civica 

 

Spotorno

un libro in cornice

28.07.2003

 

Biblioteca Deaglio 

 

Alassio

presentazione Fiori di ortica

21.06.2003

 

Concorso Comune di Alassio

 

Alassio

Poesia Dialettale

Premiato

29.06.2003

 

 

Comune di Peagna

XXII rassegna libri di Liguria

Segnalato a catalogo

01.09 2003

 

 

Concorso Alassio

 

Alassio

Un sogno nel cassetto

Vincitore

12.11.2003

Biblioteca Civica 

 

Spotorno

 

presentazione Passato accanto

28.03.2005

foto1.jpg (69572 byte)

Teatro dei Cattivi Maestri

 

Savona

presentazione Passato accanto

 

22.04.2005

foto3.jpg (50086 byte)

Comune di Savona

 

Savona

Books office Passato accanto

17.06.2005

foto2.jpg (67631 byte)

Arte Shopping 

Alassio

Collettiva contemporanei

07.04.2007

 

 

Arte Parma 2007 

 

Parma

Arte Fiera

13.04.2007

 

Idee nuove  

 

Milano

Collettiva contemporanei

01.05.2007

 

Diversa dimensione dell'amore

Genova

Collettiva contemporanei

01.06.2007

 

Ventiperventi  Napoli

 

Collettiva contemporanei 20.06.2007

 

Poesia con creta Spotorno Mostra Personale 30.07.2007

 

Il posto che cercavo 

Colletta di Castelbianco

Personale Open space 15.08.2007

Premio Seetal 07Svizzera

 

Kunst Forum Int. Collettiva internazionale Segnalato a catalogo 10.09.2007

 

ArteRoma 2007 Roma

 

Collettiva internazionale contemporanei 23.10.2007

Arte e non violenza 2007

Firenze

 

Collettiva internazionale contemporanei 27.10.2007
Immaginecolore SanRemo

 

Collettiva nazionale contemporanei 24.11.2007
900 Artgallery

Rovato (BS)

Collettiva internazionale contemporanei 03.12.2007
Vernice Art Fair Forlì Arte Fiera 28.03.2008

 

Il povero Il pane e l'incontro Savona Collettiva contemporanei inserita X Settimana della Cultura 29.03.2008

 

Conche ,Bacini e pignatte   

Albisola Superiore (sv)

Mostra Concorso              Festival Internazionale della Maiolica 26.04,2008

 

Quelli del Talian

Albisola Superiore (sv)

Mostra Mercato                Festival Internazionale della Maiolica 25.04.2008

 

4° Mostra mercato della ceramica

 

Murazzano (CN)

Mostra di scultura ceramica 10.05.2008

 

PIRAL ARTE 2008

Albissola Sup.

Selezione di opere ceramiche

SALA AGENORE FABBRI 

 

01.06.2008
ARTE E CULTURA Savona

 

Rassegna internazionale

sala Provincia Savona

02.06.2008

 

ArtInVILLA 2008

Genova S.olcese

 

mostra di tre artisti 

"COMUNICAZIONE EVOLUTIVA DELL'INCONSCIO" 

14.06.2008

 

 

Orizzonti contemporanei Genova

Collettiva internazionale Galleriaimmaginecolore

 

28.06.2008 

 

POZZO GARITTA

Albisola Marina

Personale di scultura dal 14.08 al 24.08 2008

 

ARTINTERNI

Brescia

ASTA d’Arte contemporanea

Galleria ARTECAPITAL

dal 03/09/08 al 18/09/08

 

Festa della ceramica

NOVE ( VI )

Selezione di opere ceramiche dal 06/09/08 al 14/09/08

 

ECOMUSEO di Ronco Biellese

Ronco Biellese

Personale di scultura 4.10. 2008

 

 

Ca Ri. Savona

Savona  

Vetrine d'Artista

Personale di scultura

31.10.2008

 

Uff.Inform.Turis. IAT

Albisola Marina

Albachiara

Personale di scultura

dal 20.12.2008 al 7.01.2009
 

 

 

 

 

 

 

 

Immaginecolore.com intervista Gian Genta

 

Gian Genta come nasce artisticamente e quanto ha influito l'amore per la sua terra ? 
Il mio amore per l'arte nasce istintivo. 
Indipendente e perseverante non riesco a retrodatarlo essendomi dedicato fin dagli anni 60 prima alla pittura poi all'intarsio del legno in seguito alla stesura di versi ed aforismi e quindi alla ceramica. 
Impegnato come chi ingenuamente è alla ricerca della verità, ho sempre rifiutato ogni principio accademico per soddisfare le ragioni e l'azione gestuale del mio io, scrupolosamente fedele ai miei errori. 
Nessuna terra ha influito su questa mia passione prova ne è che se dovessi dare un titolo a tutti i capitoli della mia vita non potrei far altro che chiamarli "La libertà del volere" incluse le mie esperienze politiche. 

Perchè proprio la scultura come sua espressione artistica ( per molti dà un senso di potere, il fatto di poter manipolare potrebbe portare a sentirsi fonte di energia)? 
Non solo la scultura, anche i miei versi ed in passato le mie tele, mirano oltre le forze non per il successo di vittoria ma per trascinare altri sulla via del vincere. 
Il mio lavoro è fine a sé stesso. 
La mia posterità vale la vecchiaia il tempo di oggi nutre il paradosso di gioire un domani migliore. 
Il segno che traccio non importa che soddisfi il meglio dei miei contemporanei. 
La mia saggezza priva di bricconate non persegue il mercato, il senso della misura mi estranea da ogni delusione, ed il trattare materia e uomini con eguali presupposti senza distinzione alcuna, può far trasparire un profondo odio-amore per loro quanto l'altrettanto disprezzo per le loro fredde aspirazioni. 
Troppi si ostinano sul cammino intrapreso sperando in segreto di trarne vantaggio e solo pochi guardano al traguardo fedeli al carico da portare. 

La sua attività artistica si sviluppa anche all'estero 

qual è il suo pensiero sui mercati con cui è venuto a contatto? 
Chi vede molto vedrà sempre meno ed è impossibile indovinare in anticipo quali occasioni offre il mercato in particolar modo quello estero dove non ci sono mai stati possibili acquirenti con l'anello al naso. 
La verità elementare non necessita di spiegazioni dettagliate. 
Gli uomini incuriositi dall'arte riescono a penetrare con fatica la dimensione di colui che si pronuncia, e commercializzare il proprio lavoro senza un curatore d'immagine che guardi ad un pubblico sempre più vasto va contro l'idea del mercato. 
Pubblicizzarsi, farsi rappresentare soltanto dalle gallerie, o pretendere d'essere il mercante di sé stesso è una trappola, così come il dissimulare il fine commerciale non serve a difendere il proprio lavoro. 
La globalizzazione nell'arte non è effetto del mondo virtuale è conseguenza di stimoli e vicende che hanno pervaso l'interesse generale da secoli. 

Secondo lei si espone all'estero come meta finale o è 

un modo per avere più spazio e riconoscimenti in Italia? 
Pretendere di voler imporre all'estero quello che non è di interesse nel proprio paese è un atto di pura ipocrisia ed il non essere consapevoli della linea sottile che divide arte e commercio rendono l'artista più idiota delle sue opere. 
Il mio pensiero sui mercati? 
Indifferenza, se uno si è rovinato per l'arte si è rovinati in ogni caso. 
Un mio consiglio ? 
Un granello di follia con cui ci si eleva sugli altri e si viene imitati cosa che agli uomini piace. 
La mia risposta all'arte? 
Non intendo né imitare né essere imitato, non intendo elevarmi in quanto mi basto, un granello di follia lo lascio al mercato delle installazioni e delle dimensioni. 
Quello che mi sta a cuore è la mia opinione sulla loro opinione, e non il contrario, per il piacere della non accademia e del non essere strozzato dalla gratitudine. 

Quando lei crea quale tipologia di spettatore si immagina? 
Sono talmente pago di me stesso e così poco sensibile a gloria e lode che penso d'essere malato di disprezzo. 
Molti aspettano tutta la vita l'occasione, io sono riuscito a fare delle occasioni la mia vita. 
Quando creo amo ed il mio disprezzo si raffredda e l'unità dell'essere e dell'agire mi ripaga delle variabili della vita. 
Sono io, solo io, che cerco il mio cosiddetto io e nell'orgasmo non voglio essere osservato e tanto meno disturbato da un immaginario spettatore. 

Qual è il suo desiderio nel cassetto ( Costanzo direbbe ...cosa c'è dietro l'angolo)? 
La verità di alcuni miei versi tratti da " Passato Accanto" 

La lavagna 
Bianco su fondo nero 
prendo sul serio il disagio 
di una diversa opinione. 
Ghigno una sorta di fuga 
e crudeltà ingenua 
dietro la lavagna 
vedo solo maestri in castigo. 

Parlando di cosa c'è dietro l'angolo come vede il futuro per l'arte? 
Lo vedo sdemocratizzato. dove tutto oggi si mescola, (musica, fotografia, cinema, televisione ... ) si fonde, si intreccia e si guarda a tutto in modo orizzontale. 
Mi deve scusare il grande Pasolino se vado contro il suo modo di pensare. 
Nelle immagini che l'uomo ci dà nell'arte, la calma è la prima bellezza del corpo ,come nella vita la saggezza è l'espressione più elevata dell'anima. 
L'arte ha smesso di resistere per essere sostituita da un'altra che trionfa nel consumismo popolare di mostre retrospettive e di luoghi che trasformano il concetto di cultura in pretesto consumistico e commerciale. 
I musei, le gallerie e le istituzioni agiscono come celle frigorifere dove il fuoco della creatività è consumato da un gelo di rarefazione mercantilistico. 
L'uso borghese della cultura sconfigge il pensiero e dà l'avvento ad un catechismo di massa semplicistico e popolare per tutti. 
Viviamo in un epoca in cui il presentatore non sa presentare, i cantanti non sanno cantare i musicisti non sanno suonare ed allora è giusto che anche chi non sa essere, diventi l' artista in grado di avere, grazie alla superficialità ed alla sottomissione di un mondo sublimato da esoterici ed elitari soggetti che si allineano nel pisciatoio delle fiere. 
La modernità scaturisce dalle formule più strambe. 
L'energia dei feticci commentati e proposti ai divoratori d'immagini nel dibattito proposto dai guru dell'infamia denuncia tanto la miseria della celebrazione quanto la messinscena dell'autocompiacimento. 
I riti appoggiati da una mistica di sinistra si alimentano del capitalismo assoluto delle destre ed il niente fa eco al superamento di sé sublimando la vitalità del vuoto. 
Come vedo allora il futuro dell'arte? 
Sublimata esclusivamente dalla cultura del pensiero ed epurata dalle logiche mercantilistiche dell'astuzia ,dell'ipocrisia e del consumismo

Che cosa vogliono esprimere le figure femminili che lei crea? 
Un ritorno alle origini. 
Statue create unicamente per l'uomo con quelle virtù che rendono il vivere quotidiano meno grave e meno fastidioso, modelli in cui i valori della natura sorprendono gli effetti del tempo. 
Delicate incisioni da toccare con mano per scrollarsi di dosso la sensazione d'essere poco e di sembrare tanto. 
Umiliazione per l'applauso a sé stessi e disincanto di tutti i nostri punti morti. 

La sua tecnica è assolutamente particolare ,ce ne può parlare o ne tradirebbe il segreto? 
Per tutte le mie manifestazioni artistiche amo definirmi autodidatta e quindi non soggetto ad alcuna influenza accademica. 
Il mio rapporto con la materia sia carta tela legno o ceramica è gestuale ed istintivo. 
Per le mie opere in ceramica può sorprendere, ma l'unico smalto che uso è il bianco, preludio della luce, sovrapposto agli ossidi che preventivamente distribuisco sul biscotto. 
Quindi ogni mia ceramica entra almeno tre volte nel forno ad una temperatura di circa 1000 gradi esaltando nell'ultima cottura la gestualità degli ossidi spruzzati con un effetto decisamente nuovo in campo scultoreo. 

Che parte ha avuto il web nella sua attività artistica? 
Solo divulgativo ma atto ad acquisire coscienza sulle molteplici possibilità di azione su quanto rimane ancora incompiuto. 
Progetti per il futuro? 
Lo scuro ed il chiarissimo l'uno accanto all'altro. 
Suggerimenti per Immaginecolore? 
La cosa necessaria per curare l'immagine di un artista è di non avere alcun riguardo per l'artista che non lo merita. 


 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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RECENSIONI

 

Dr. Andrea Coppini
redattore e critico d'arte
luglio 2007

 

Quella di Gian Genta, artista, ceramista, poeta 63enne, savonese di nascita e nel cuore, è una ricerca univoca e continuativa alla scoperta dell'uomo, delle sue origini e del suo io più profondo.
Ricerca complessa , turbinosa, spesso travalicante i confini dell'onirico, ma mai distaccata nei suoi assiomi, dalla realtà umana più vera.
Dopo i molti anni dedicati all'impegno politico eall'imprenditoria, Gian Genta con il nuovo millennio, si è dedicato interamente, e con pari fervore, all'altra sua grande passione: l'arte.
Un interesse e un'attitudine che aveva avuto modo di sviluppare anche in passato, ma che solo di recente ha potuto realizzarsi appieno ( parallelamente all'attività letteraria come poeta, con alcuni volumi che hanno riscosso un certo successo di pubblico e di critica).
Fondamentale è stata la sperimentazione con la ceramica, favorita dalla frequentazione dell'atelier albissolese di Sandro Soravia.
Di qui le sue teste, i suoi busti, le sue figure umane, in ceramica smaltata a terzo fuoco ( con una policromia generata naturalmente dall'ossidazione ) per lo più, anche 

se non mancano soluzioni lignee.
Una ricerca intimista palese, un espressionismo non solo formale ma pienamente assimilato e rielaborato secondo parametri di assoluta originalità.
E' un primitivismo forte, talora disturbante e grottesco, ma vivo e profondamente vero.
Assoluto come si potrebbe definire, nell'essere insieme primi-genio e attuale.
Con quei volti che ricalcano quelli di statuette arcaiche e l'inserzione di oggetti tipici della contemporaneità tastiere di computer, piuttosto che telefonini cellulari, uniti in soluzioni biomorfe che sono al contempo critica e visione piena dell'umanità d'oggi.

 

Silvana Gatti

critico d'arte
Aprile 2007

 

Ho conosciuto i suoi versi tramite il palcoscenico infinito di internet, ed il suo sguardo si è rivelato gioviale e trasparente, anche se la sua poliedricità non nasconde 

le sorprese tipiche di un personaggio eclettico e dal vissuto interessante.
Lo stupore inizia da un vivace scambio di impressioni riguardo ad una sua opera, “Come le foglie”, 

da lui concepita per interpretare l’immagine di un albero, ma dal risultato finale di tutt’altro aspetto. 

Dalle sue mani è nata infatti una figura antropomorfa, che ricorda un pesce fantasioso che emerso dagli abissi marini ostenta una bocca carnosa, icona della moderna chirurgia plastica, che si apre sensuale su un profilo di donna egizia o, se lo sguardo si posa sul lungo collo, tribale. 

Se avessi dovuto battezzarla, l’avrei chiamata “La sirena afro-egizia”
In ogni statua si condensano mille emozioni di stampo metafisico, in quanto un oggetto è tale per qualcuno ma non per tutti, dal momento che ogni fruitore può intravedervi immagini ed emozioni differenti, a seconda del suo percorso individuale. 

Nelle sue opere vengono inglobati anche oggetti-icone della nostra era come i cellulari,ormai inflazionati in ogni casa, qui eletti a simbolo di una nuova era, che si addentra nel terzo millennio con tutte le sue contraddizioni ed i suoi interrogativi. 

E se la moderna genetica un giorno fosse in grado di partorire esseri come questi, metà donna e metà pesce, metà albero e metà sfinge?
Gian Genta, dal canto suo, si limita a crearli per gioco e per passione, forse non conscio del fatto che talvolta la realtà supera la fantasia, come nel caso di alcuni calcolatori di nuova concezione corredati dell’RNA messaggero. 

E se il futuro vedesse, protagonisti del suo palcoscenico, ominidi dal cervello programmato come un telefonino, o videofonino che sia, si potrebbe dire che il nostro artista 

ha anticipato i tempi non certo rosei che ci attendono, dove una nuova scienza, forse la “Gene-Informatica”, produrrà nuove manipolazioni dagli sbocchi imprevedibili. 

Perché, è risaputo, a volte gli artisti sono anche un po’ veggenti.

 

Anna Ferrari

Immaginecolore

Giugno 2007

 

Unisce al talento artistico e alle particolari capacità espressive una grande umanità e una personalità vulcanica, positiva, ricca di energia. Un'intervista quindi che parla di arte, di vita e di ciò che significa essere artista in questo momento storico. 

Un grazie a Gian Genta per il suo personale apporto e la sua schietta testimonianza

Alfredo Pasolino

storico e critico d'arte

luglio 2007

 

Sono immagini plastiche, emulsionate nel sogno simbolista, affioranti, come richiamate da un desiderio di sintetetismo onirico, per rafforzare 

una dimensione dove anche la 

ragione ha i suoi sogni.

Ricordi e archetipi di una cultura classicheggiante, umana, riversata nella fantasia degli stessi segni,

filtri sospesi con la dolce persuasione del colore vibrante.

Mi ha colpito particolarmente il simbolismo arcaico della Lunigiana.

 

 

Silvia Bottaro

storico e critico d'arte

ottobre 2008

Artista che si esprime con la ceramica,attraverso un originale modellato, una tecnica personale,una poetica tavolozza applicata alla materia delle sue personali sculture. Echi dai Maestri del Novecento rislti in chiave stilistica propria e con una sensibile colorazione che dà ritmo ai volumi.