Estratto del libro da pag. 26 a pag. 41

 


Record di alta dispendiosità.


Da un po' di tempo a questa parte. molti dei vecchi professionisti della politica. timorosi di restare disoccupati ed ancor più spaventati dall'idea di andare finalmente a lavorare. continuano a ripetere che la "democrazia ha i suoi costi da pagare". ed uno di questi sarebbe la lentezza delle procedure decisionali. ottenute in seguito ad estenuanti trattative dialettiche e quindi arricchenti.
Noi non eravamo così sicuri né di tali procedure, né tantomeno del~a scrupolosità dei nostri politici nel valutare i singoli provvedimenti ed i fatti ci. hanno dato ragione.
A questo proposito dalla nostra ricerca é emerso che, nella seduta della Giunta Regionale del 24 aprile 92 sono state approvate la bellezza di 134 delibere; posto che una seduta della Giunta non dura mediamente più di un paio d'ore, possiamo constatare che il tempo medio impiegato dai nostri legittimi rappresentano nel valutare ciascuna di queste delibere è stato di 53 secondi!...
Da ciò possono desumersi due possibilità: o i nostri assessori sono dotati di uno straordinario senso di perspicacia o invece sono incredibilmente superficiali nel prendere decisioni che coinvolgeranno poi tutta la collettività.
Ma le sorprese non finiscono certo nella eccezionale velocità.
Siamo rimasti ancora più impressionati dalla raffica di miliardi che la nostra Giunta si impegna a spendere ad ogni sua riunione.
Il vero record nel quale si cimentano i nostri campioni dello spreco è allora quello della dispendiosità.
Infatti abbiamo calcolato che, sempre nella seduta del 24 aprile, i nostri eroi si sono impegnati a far spendere alle casse della Regione (e quindi alle nostre) la sciocchezza di L.38.775.879.000.
(trentottomiliardisettecentosettantacinquemilioniotto

centosettantanovemila LIRE!).
Ora questa cifra, che la stragrande maggioranza di noi non è abituata a leggere sul proprio conto in banca, essendo stata spesa nell'arco di due sole ore, da luogo ad un altro, stupefacente dato: i nostri assessori si sono "bevuti" tale fiume di palanche al ritmo impressionante di 5.385.538 lire al secondo!!
Quello che i normali cittadini sono abituati a guadagnare in circa tre mesi di lavoro viene assegnato dai nostri amministratori in un solo secondo!!
Sicuramente molto di questo denaro viene impiegato per giuste ed indispensabili finalità. Ma vi è anche una parte consistente che non risponde affatto a criteri di efficienza, risparmio ed equità.
Basterebbe forse un po' più di oculatezza e di discernimento. 

Vediamo come e dove...


Pronto, chi paga?


Qualcuno ricorderà quelle oleografie del buon tempo andato. con l'ottimo impiegato che. dovendo scrivere un documento personale. posa la penna data in dotazione dalla ditta, estrae la sua personale allo
scopo di non abusare di inchiostro non suo.
Esagerazioni del passato...
Certo. però dovremmo guardarle con dispiaciuta nostalgia a fronte della bolletta telefonica della nostra Regione.
Infatti. é sconvolgente constatare che la spesa quotidiana per il servizio telefonico nella Regione Liguria si aggira sui 20 milioni! e che in altre parole. il contribuente si deve far carico di 

5 miliardi ogni anno per spese telefoniche e postali.
Tutte telefonate indispensabili. necessarie al buon andamento dell'Ente? Forse non è proprio così...
Purtroppo temiamo che qualcuno se ne approfitti per lunghe, lunghissime telefonate ad uso personale. magari extra-urbane.
"Oh tempora. oh mores!" sospirava diversi anni fa Catone il Censore. criticando il deteriorarsi dei costumi romani.
Che dovrebbe dire oggi?
Noi ci limitiamo a rimpiangere. ogni giorno di più.
quell'impiegato zelante. anche se esagerato. che posa la penna della ditta ed estrae la sua...


Q come cultura


La cultura di un popolo costituisce sicuramente il patrimonio più ricco per un intero Paese.
È giusto quindi incoraggiarla e promuoverla in tutte le sue forme, avendo come unico limite l'intelligenza ed il buon gusto.
Così almeno dovrebbe essere.
Non siamo purtroppo sicuri che la nostra Regione
sia l'ente migliore per gestire le molte iniziative in tal senso come mostre, esposizioni, manifestazioni, competizioni sportive.
Da una parte, perché la vena artistica mal si accompagna con il privilegio burocratico tipico del nostro assessorato.
Dall'altra, perché è difficile credere alla libertà di espressione se questa rimane ancorata alla compiacenza dei contributi Regionali.
Ma il nostro interesse si deve concentrare su come vengono spesi i soldi dei cittadini e non sull'opportunità artistica o estetica di sovvenzionare una data manifestazione piuttosto che un'altra.
In questo senso i nostri amministratori si rivelano di una prodigalità stupefacente, tentando di emulare più il munificentismo di Lorenzo il Magnifico, piuttosto che adeguarsi alle ristrettezze che i difficili tempi della recessione economica dovrebbe suggerire loro.
Andiamo dunque a scoprire come una parte, non piccola per la verità, delle comuni risorse viene amministrata.


Mostre e manifestazioni


Dal momento che la popolazione ligure ha dovuto sobbarcarsi in diretta, ed in qualche caso sulla propria pelle, la pagliacciata infinita dell'Expo' Colombiano, probabilmente sarà invulnerabile davanti a questo ulteriore "quaderno di dolore".
L'efficientismo dei nostri amministratori nel profondere a pioggia finanziamenti non sembra conoscere rallentamenti anche in questo campo. In cinque mesi di attività (da febbraio a giugno '92) la nostra Giunta è riuscita infatti a varare ben 55 delibere che avevano per oggetto la presentazione di mostre, manifestazioni o affini. Provate ad indovinare la spesa? .
Se non avete un'idea, tenetevi forte: i nostri amministratori hanno speso la bellezza di L.5.037.147.000 !!! dicasi.......
(cinquemiliarditrentasettemilonicentoquaran tasettemilalire).
Si può anche pensare che siano una banale schiocchezzuola se rapportati al torrente di miliardi che in nome di Colombo sono riusciti a tracimare dalle casse esangui dello Stato.
Ma dobbiamo tener presente che questi soldi sono spesso prelevati da famiglie che faticano ad arrivare alla fine del mese, e magari non sono esattamente entusiaste nel constatare che qualcuno si è "mangiato" 

L. 10.758.098 di confetti alla Fiera della Pasticceria Confetteria di Colonia o si è "bevuto" L. 19.825.000 per partecipare alla Wine America '92 di New York.
Così come non crediamo che i pensionati esultino nel sapere che i contributi per "l'organizzazione di manifestazioni, convegni, corsi, seminari, studi e ricerche" (mai qualcosa di concreto) attinenti il mondo dello sport di "interesse regionale" sono stati di L. 250.000.000, ai quali, per .10 stesso identico fine, si sono aggiunti altri 

L. 458.000.000 in un primo tempo e L. 183.000.000 in un secondo periodo.
Vorremmo inoltre poter misurare la consolazione dei cassintegrati liguri nell'assistere alla "Grande Regata C. Colombo '92" che, organizzata dallo Yacht Club Italiano, si è portata via con il vento in poppa la bellezza di L. 110.000.000.
Quanti disoccupati pensate abbiano partecipato al convegno le "Immigrazioni extracomunitarie", costato solo L. 16.585.981?
Magari erano più numerosi gli artigiani accorsi a Lugano per la manifestazione "Primexpo", per la cui organizzazione abbiamo speso L. 42.500.000.
Chissà quale gioia proveranno i nostri metalmeccanici nello scoprire che, pur non essendo affatto certi di mantenere il proprio posto di lavoro, grazie alla Regione Liguria possono contare su "iniziative di rilevanza regionale", per la cui organizzazione il nostro bravo Assessore ha stanziato L. 537.000.000.
Probabilmente saremmo riusciti a vivere bene anche senza il progetto "Infoturismatica", anzi. forse saremmo riusciti a vivere meglio, dal momento che le nostre casse erariali si sono trovate con 

L. 367.000.000 in meno.
Il nefasto elenco non termina certo con queste nostre poche delibere evidenziate. Quindi, il lettore più curioso e paziente può andare alla fine del testo, dove, in allegato, abbiamo inserito l'estratto completo delle delibere "selezionate" nei cinque mesi di attività della Giunta.
Doveroso, infine, il finalino colombiano. Non abbiamo voluto trattare in modo sistematico questo capitolo per l'unica ragione che siamo già abbastanza nauseati da quanto i giornali vanno riportando ormai quotidianamente sull'argomento.
Siamo sinceramente stufi delle grossolane bugie di un sindaco che, a partire dal cognome, non ha mai promesso nulla di buono, facendo da compare a un commissario straordinario milanese, che grazie al lauto stipendio concessogli dalla collettività può parlarci della truffa dei biglietti da tranquille isole sudamericane.
Proviamo unicamente un senso di vergogna, noi per loro.
Per essere cittadini liguri e genovesi.
Per aver dovuto subire i riflettori di tutta l'Italia su questa pagliacciata.
Per non aver ancora trovato il coraggio di andare a demolire quei cancelli che recintano stupidità e incompetenza.
Per non aver ancora mandato a casa quei cattivi amministratori che indegnamente rappresentano Genova e la Liguria.
Per la naturale convinzione che "anche i liguri nel loro piccolo s'incazzano"!


Ditelo con i fiori.....


Tra le tante delibere che suscitano curiosità ve ne sono una serie che spiccano per la delicatezza del contenuto. Da sempre infatti i fiori sono sinonimo di gentilezza e nobiltà d'animo. Difficilmente si trova qualcuno che non ami regalare o ricevere un mazzetto di fiori. Anche i nostri Assessori non sono certo esenti da questo diffuso e pregevole sentimento.
Solo che hanno il brutto vizio di esagerare.
Ad esempio, se il nostro beneamato Presidente della Repubblica si reca in visita all'Expo' di Siviglia, la nostra Regione dimostra sensibilità civile nell'addobbare il padiglione Italia con omaggi floreali. Solo che trascende per eccessivo zelo: non è ammissibile, per i grami tempi dell'economia italiana, spendere L. 31.200.000 per questo pur doveroso omaggio.
Ma le disgrazie non vengono mai sole. Nella stessa giornata, la nostra Giunta decide di addobbare anche la Sala d'oro della "Musikverein" in occasione del concerto di Pasqua. E per giunta a Vienna. Per di più senza il Presidente della Repubblica.
Ma questa volta punta al risparmio. Rispetto alla follia di Siviglia, tenta di fare economia: lesina ben L. 104.000 dall'importo precedente. Ecco quindi che spende L. 31.096.000 per il nuovo addobbo floreale. Ben lontani dal fare qualsiasi illazione, osiamo comunque domandarci da quali semenze avessero avuto origine tali dispendiosissimi fiori o da quale sperduto angolo del mondo li avessero importati, tanto da giustificare l'assurda spesa.
Forse tutto dipende dalla data di riunione della Giunta. Correva, come si è riportato, il 16 aprile, mesi in cui la Primavera impazza ed i fiori inebriano con il loro profumo... Non potendo rimanere indifferenti allo sbocciare ed al rifiorire, i nostri assessori decidono dunque di partecipare alla manifestazione "Ameriflora '92" in Ohio, USA.
Naturalmente senza badare troppo alle spese, dal momento che i contribuenti si trovano costretti a versare alla causa la sciocchezza di L. 491.000.000.
Purtroppo non era solo la sventatezza di un momento, visto che ad un mese di distanza si delibera di partecipare alla manifestazione "Floriade '92", questa volta in Olanda. Nove giorni di presenza alla kermesse olandese volano presto, e con loro L. 61.725.000 di stanziamento.


Stampa tu, che stampo anch'io.


Le spesucce che la nostra Giunta riserva alla stampa, in complesso sono inferiori a quelle delle mostre e delle manifestazioni. Sono inferiori, certo, ma non parsimoniose.
Nei cinque mesi considerati, infatti, dopo un approssimativo calcolo, abbiamo scoperto che raggiungono la considerevole sommetta di L. 1.121.291.000.
Siamo proprio sicuri che fossero tutte improrogabili, necessarie, utili e convenienti?
Era davvero indispensabile acquistare n. 200 copie del libro "Tuttogenoa" al costo di L. 3.000.000, se non per soddisfare inveterati ritorni adolescenziali, con preoccupanti tendenze campanilistiche, di qualche assessore?
Così come ordinare 200 copie del libro "Il ritorno di Giovanni Paolo II a Genova" alla modica cifra di L. 10.000.000 sta ad indicare soltanto che per i tempi passati qualche zelante fedele avrà acquistato "Giovanni Paolo II a Genova".
Ma queste sono solo innocue bazzecole se confrontate con la ristampa dell'opuscolo "Liguria-Italia". Infatti, per dare alla luce n. 112.000 copie del prezioso libretto la nostra Regione si è impegnata a spendere L. 159.936.000!!!
Saremmo inoltre curiosi di sapere quanti cittadini liguri leggono le varie pubblicazioni della "Collana Editoriale della regione", o, ancor meglio, quanti di loro la conoscono.
Deve comunque trattarsi di un prodotto ad alto livello, anche se riservato a pochi, dal momento che è venuto a costare alla collettività la modica cifra di L. 180.000.000.
Non sembra che si risparmi molto neppure con il sistema delle compartecipazioni. visto che la stampa di "Viaggio in Italia" si porta via altri L. 150.000.000. Che dire poi della catalogazione dei libri "liturgicomusicali" (corali miniati) del XII e del XVII secolo. le cui riprese fotografiche sono costate la sciocchezza di L.98.103.0001
Stride e parecchio il contrasto che suscitano queste spese se confrontate alla preoccupazione manifestata a più riprese da vasti settori dell'economia ligure. Non per bassa demagogia. ma per amore di giustizia.
Non è accettabile passare tra una schiera di manifestanti che rischiano il posto di lavoro. entrare in Regione. ed accorgersi che tante stampe e ristampe vengono effettuate sulla base di criteri a dir poco discutibili e finiscono per ingrassare le biblioteche dei vari "amici", che di questi omaggi ne ricevono a valanga.


Tutti a tavola!


Non si può certo limitare l'ambito culturale alle sole mostre e manifestazioni, o alla pubblicazione dei tanti libretti, opuscoli, ecc...
Si rischierebbe di far torto ad un altro,. grande settore della cultura nostrana: la varietà fantasiosa della gastronomia locale sta alla base del piacere conviviale.
Non meraviglia quindi che anche intorno a questo argomento si possano ritrovare diverse altre spesucce.
I dipendenti della Regione hanno certo il sacrosanto diritto di mangiare. Per fortuna (loro), godono tutti di ottimo appetito. Per sfortuna (nostra), l'impegno di spesa della nostra Giunta con la Ristomat di Milano per il solo primo semestre del 1992 è infatti di 

L. 910.000.000.
Ma i nostri amministratori temono, più di ogni altra cosa, l'accusa infamante di "tirchieria" (soprattutto trattandosi di soldi nostri), e quindi si danno da fa
re per organizzare nuovi e sempre più festosi banchetti.
Se a Genova si tiene il "Campionato Acconciatori Misti", perché non invitare tutti ad una bella cena di gala da Zeffirino? Si fa una buona figura con soli L. 8.000.000!
C'è la riunione del Fiavet? Essendo una bella giornata vale pena salire a vedere il panorama sulla Terrazza Colombo, e già che ci siamo, si può anche offrire la Colazione per la modica cifra di L. 3.270.000.
Non potendo i nostri assessori fare figli e figliastri, in onore della 42° Assemblea del FAIAT la colazione si va a fare al Grand Hotel Miramare di S. Margherita.
Il buon odore di salsedine stimola necessariamente l'appetito, e bastano L. 15.000.000 per soddisfare tutti i gusti.
Sempre a S. Margherita si celebra il Convegno Nazionale di Categoria LAMlCA, ed allora si imbastisce una bella Cena di Gala per gli affamati partecipanti a sole L. 10.000.000.
I nostri amministratori, nel loro pur lodevole tentativo di emulare il più famoso Trimalcione, forse si dimenticano che tali cifre vengono sempre e comunque presentate alla collettività sotto forma di nuove tasse.
Perché, magari durante la fase digestiva, non si ricordano più spesso dei loro elettori e del peso che impongono all'intera collettività?


Consulenze per tutti i gusti


La schiera dei consulenti che gironzolano intorno alla Regione è effettivamente molto nutrita e soprattutto molto remunerata. Forse non tutti sanno che la nostra beneamata Regione Liguria impegna in un solo anno la bella cifra di ca. 13.000.000.000 per una mole impressionante di atti e di studi che servono a miracolare i soliti fedeli.
Ci sorge illegittimo dubbio che non proprio tutte le consulenze assegnate fossero indispensabili e che lo stuolo di avvocati, professori universitari, architetti, geometri e sociologi sia in realtà una categoria particolarmente beneficiata da tale manna di incarichi secondo la ben nota logica dell'assistenzialismo clientelare.
Una perizia sui lavori di sistemazione del Torrente Bisagno si porta via L. 57.799.390, mentre un proseguimento di studio della FILSE S.p.A. sulla riconversione dell'industria bellica ligure costa 

L. 50.000.000.
Gli Studi Associati di Ricerche e Consulenze Geologiche GEOSARC fanno delle ricerche in materia di Protezione Civile? 

Il disturbo ci costa L. 53.154.920.
Ci sono altri enti che ordinariamente percepiscono soldi dalla Regione, come l'Ilres (Ist. Ligure di Ricerche Economiche e Sociali), il cui contributo annuale ammonta a L. 354.370.000.
Se però lo stesso Ente si mette a fare uno studio sulle "prospettive della piccola e media impresa" arriva un'altra parcella di 

L. 250.000.000.
E cosi via di consulenza in consulenza, perché la macchina regionale funzioni sempre di più e sempre meglio. rendendo efficiente il servizio grazie all'apporto ed al sostegno dei prestigio si incaricati.
È da segnalare l'emblematico caso dell'operazione ESAOTE BIOMEDICA SPA.
Si è deliberato per affidare a tale società un incarico di consulenza per gli studi di fattibilità in materia di edilizia ospedaliera regionale.
Su questo tema la nostra Regione aveva già previ
sto una spesa di circa 1.100 miliardi!
Ma su quali basi è proposta la società in questione? Occorre precisare che l'ESAOTE si associa ai colossi del gruppo IRI, ITALIMPIANTI e ANSALDO. sui quali non si discute.
Peccato però che nè l'ITALIMPIANTI, nè l'ANSALDO possano vantare referenze importanti nel campo della sanità. e tantomeno hanno vantato esperienze nel campo della consulenza.
Questo vuoI dire che si rendono necessari subappalti o apporti consulenziali esterni, attrav;erso scelte non ben individuabili.
Nel caso in esame è stato presentato un unico progetto. venendo quindi a mancare l'elemento fondamentale della pluralità.
Alla recidività di questa società bisogna aggiungere che, pur essendo altamente qualificata nella commercializzazione di apparecchiature. nel campo della realizzazione di ospedali si riscontra un solo incarico in Giamaica. Viene meno quindi il fondamento di una consolidata esperienza progettuale: a controprova si può citare l'oggetto sociale dell'azienda in questione, che non fa menzione dello svolgimento delle attività oggetto dell'incarico.
L'incarico prevede 8.000.000.000 (otto miliardi) di spesa in un anno. Significa che per tale lavoro devono lavorare da 45 a 60 persone a tempo pieno per un anno.
La ESAOTE invece risulta avere non più di sei o sette dipendenti nella divisione che si occupa di questa attività: ulteriore conferma questa che il 90% del lavoro verrà sub-appaltato a professionisti.
L'ultima chicca della vicenda ruota intorno al DDL Prandini, che sancisce il principio che "gli affidatori di incarichi professionali non possono in alcun modo partecipare ad appalti per la realizzazione dell'opera programmata e progettata, nè concorrere nell'esecuzione dei lavori anche indirettamente". Nonostante l'apparente buona intenzione di questa legge, appare risibile che l'ESAOTE dichiari: "mi asterrò dal partecipare agli appalti per i lavori, ma sarò libera di partecipare alle forniture".
In campo ospedaliero, infatti, gli uni e le altre sono inscindibili : nell'impostare la fattibilità di un ospedale si crea forzatamente il mercato, anche perché l'interesse é diretto.
Ecco dunque che questo esempio evidenzia come i carrozzoni legati a doppio filo col partitismo e con i boiardi di stato, riescano a far prevalere i loro interessi particolari su quelli della collettività e dell'interesse generale.
Potremmo continuare così per altre due o tre pagine, ma sarebbe molto noioso per il lettore. che comunque ormai avrà capito l'andazzo.
Rimaniamo perplessi infine nel constatare come all'interno degli Uffici Regionali. pur così popolati. non vi sia chi. per titoli ed esperienza. potrebbe compiere tali ricerche facendo risparmiare al nostro dissestato erario un bel po' di quattrini.
Sicuramente con maggior coordinamento la Regione potrebbe avvalersi di ricerche che frequentemente vengono promosse da altri enti. senza doversi sobbarcare l'intero carico di spesa ed evitando inutili doppioni.
Ma. così facendo. l'immensa corte di professionisti rimarrebbe a bocca asciutta, e questo, si capisce. non è né bello né caritatevole...

 

 

 

 

 

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